Al termine della 67ª Assemblea Generale, è giunto il momento di salpare per il mare della missione. Potremo così condividere con tutti voi l'esperienza che abbiamo vissuto ed esternarvi la gioia di un nuovo dinamismo per la nostra congregazione. Vogliamo venirvi incontro con il cuore pieno di speranza, di fede e di gioia nel Signore che ci ha riuniti, formati e inviati.
Durante questa Assemblea abbiamo vissuto un momento speciale: l'elezione dell'équipe che presterà servizio alla nostra Congregazione per i prossimi cinque anni. Confidiamo nella misericordia di Dio e crediamo con fede che l'elezione è stata illuminata dalla luce dello Spirito Santo. Chiediamo a tutti di unirsi in preghiera per questi fratelli che, conoscendo la nostra realtà formando il Consiglio Generale, sapranno condurre la barca della nostra Congregazione nelle acque nelle quali Dio la sta inviando (Lc 5, 4-11; Gv 21, 2-11). In modo sinodale, insieme a loro formeremo la CJM per la missione.
Riflessioni di Jean-Michel Amouriaux, Superiore Generale
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So che molti l'hanno seguito, hanno pregato. Dopo, la vita ci porta via, la missione prende il nostro posto. Allora, abbiamo poco tempo per fermarci, in particolare per leggere magari di più sul contenuto di questi atti dell'Assemblea Generale e sulle decisioni prese, anche se nelle Province si è cercato di presentare ciò che è stato deciso insieme all'Assemblea Generale.
Noi Eudisti, missionari della Misericordia, vogliamo continuare con coraggio la missione di Gesù come Congregazione internazionale in uscita, con il nostro patrimonio spirituale e la nostra storia, leggendo i segni dei tempi alla luce della Parola di Dio, sentiamo la chiamata a "prenderci cura" del nostro prossimo (Luca 10, 33 35, la parabola del Buon Samaritano).